Monte dei Paschi si ricapitalizza
Tutti ricordiamo lo scandalo del Monte dei Paschi, uno degli istituti di credito più antichi al mondo che dopo un controllo sui conti consuntivi risultavano degli squilibri di bilancio enormi.
Il tutto era riconducibile all’acquisizione di banca Antonveneta che fu rilevata con un prezzo nettamente al di sopra delle reali quotazioni di mercato, stiamo parlando di circa 9 miliardi di euro.
Da quì partirono tutte le indagini della Procura che portarono alla scoperta di numerose anomalie e truffe colossali.
Adesso a pochi mesi di distanza dal buferone la Monte dei Paschi stà effettuando una ricapitalizzazione della società.
Come tutti sappiamo questa manovra non è mai una cosa indolore e vi sono sempre ripercussioni, sia in positivo che negativo.
La manovra prevede una ricapitalizzazione di 5 miliardi di euro attraverso l’emissione di azioni da 1€ ed il diritto di opzione offre 214 azioni ogni 5 possedute, si potrà chiedere il diritto di opzione entro e non oltre il 20 giugno che corrisponde all’ultimo giorno per negoziarli in borsa.
Parlando di ripercussioni i diritti di opzione di Mps continuano la loro discesa arrivando a un -11,4% assestandosi a quota 17,71 euro.
Tutta l’operazione sarebbe dovuta partire a fine 2013 ma che poi, come succede spesso in Italia fu rimandata più volte a suon di dibattiti e votazioni.
Vedremo se l’operazione porterà buoni frutti oppure no, intanto gli azionisti pensano principalmente alla gestione della fondazione e della banca, questo è un periodo in cui servono delle decisioni forti per il bene ma soprattutto per il futuro dell’intero istituto.
Per ora si attendono i dati definitivi della ricapitalizzazione che appena rilasciati saranno sicuramente analizzati in primo luogo dall’azienda ma anche dai clienti, azionisti, investitori e trader.